Tuesday, May 31, 2005

Le parole non rimangono attaccate, scivolano via come da pareti troppo lisce, la memoria non le trattiene, conviene scrivere subito quello che pensi, ovunque tu sia e con qualsiasi mezzo, su qualsiasi cosa.

Bambino mio terro' lontano dal tuo cuore la tristezza un minuto in piu'?

Electric sheep

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

Thursday, May 26, 2005

Scheletri

Un vecchio film in B&W, un uomo scopre la formula per vedere attraverso le cose, come tutte le invenzioni dei geni folli anche questa ha un pericoloso effetto secondario, l'uomo dopo qualche giorno di divertimento poiche' riesce a vedere attraverso i muri e soprattutto attraverso i vestiti delle donne si accorge che tale effetto sta diventando sempre piu' profondo, adesso non vede piu'solo attraverso i tessuti ma addirittura vede, con orrore, al di sotto della pelle, poi i tessuti muscolari, gli organi ed infine gli altri esseri umani gli appaiono solo come scheletri che danzano e che si muovono agitandosi in una citta' fatta da scheletri di abitazioni, pilastri di cemento armato nudo, la struttura d'acciaio dei grattacieli come alberi morti di una foresta di pietra, alla fine la disperazione si sostituisce alla gioia della scoperta...

A volte la depressione e' cosi', vedere il nulla che ci circonda ed il nulla che e' in ognuno, il vuoto ed il nulla , il deserto , la desolazione che riempie le vuote apparenze, priva di senso crolla la "realta'" delle apparenze.

Thursday, May 19, 2005

Onirica

gradini coperti dal muschio umido visti tante volte attraverso i finestrini del bus ed una porta misteriosa che si schiudeva al sogno e alla nostalgia corpi femminili nudi che esplodevano nella mente adolescenziale nei lunghi pomeriggi estivi il sole nelle ore delle lunghe ombre e della morte andavi camminando per le solite strade misurando la tua solitudine nel meriggio silenzio e grilli cani sulla strada che abbaiavano ostili passi passi passi cammino cammino aspetti fuori la porta qualcuno che riempia la casa di suoni e parole di calore e' dolore dolore paura delle stanze vuote lo schermo grigio di un televisore che ronza aspetti qualcosa qualcuno che appaia il suono monotono il cielo azzurro non sorride lurido acciaio aspetto le nuvole che ti portino via

Tuesday, May 17, 2005

Le porte di Damasco

Quattro porte ha Damasco
Mistero Solitudine Disinganno Paura
Non varcarle, o viandante. E mai cantando.
Non conosci il silenzio di quei luoghi
Dove gli uccelli son tutti morti
Ma s'ode ancora un trillo ?

da Le porte di Damasco
di James Elroy Flecker

l'infelicita' e' il disadattamento alla vita,
non adatto, dis-adatto,
inetto,l'insetto colpisce tante volte con la sua testa
le pareti invisibili ed invalicabili del suo male di vivere
incapacita' , impossibilita'

Monday, May 16, 2005

Grazie

grazie amica per il tuo incoraggiamento, da oggi ricomincio a scrivere.

Una buona parola fa bene come il buon vino vino.